riflessioni, aspirazioni e frustrazioni di Rasputin, gatto rosso a coda corta,rigidamente "indoor", recluso in un appartamento del VII piano senza balconi,costretto ad osservare e cercare di annusare il mondo dietro i vetri, spettatore perplesso davanti ai comportamenti incoerenti dei suoi umani, quali non voler fare entrare i topi e non voler far uscire i gatti.
Ho visto le immagini nostrane: scudi, mazze e caschi con sotto una divisa da polizziotto contro scudi, mazze e caschi di contro-poliziootti. Poi c'erano vigili comunali in uniforme col gonfalone della loro città. Addirittura un giovane di alba dorata che urlava" Ankara, Atene, mo' Roma viene" che resuscitava i mazzieri di Caradonna quando in Turchia c'era la giunta militare e ad Atene il golpe dei colonnelli. Chiarissimo. Il disagio che genera la voglia di protestare si esprime come può e sa. Quando si sono spenti i cervelli ed indottrinato il popolo a pensare con la pancia, quando si infiammano gli italioti alla rivincita contro i soprusi tagliandoseli.. i rappresentanti a legiferare senza minimamente preoccuparsi di come si possa salvare la rappresentatività, di cui nessuno pare ipotizzare la necessità democratica; quando si cambiano le regole elettorali ad elezioni in corso sulla base dei sondaggi del momento, allora tutto è possibile. E' il trionfo di quella libertà che taluni chiamavano anarchia: ciascuno si esprime nei suoi modi, coi suoi fini e le sue esigenze; fa folclore e tutti sono gratificati dal loro realizzarsi. Intanto chi detiene il potere agisce e, senza controllo e senza che nessuno nemmeno lo noti, realizza modifiche pesanti ( per gli schiavi)che restano.Intanto è un fervore, tutte le pance pensano come motori a pieno regime, i borborigmi diventano tumultuosi e ci si ritrova, globalmente omologati, nel tripudio di una sinfonia...di peti.
bellissima... brava...
RispondiEliminaun chiaro e forte segnale ma come sempre in Italia non è stato capito dalle cazzate che ho letto oggi sulla bocca dei ministri
Ho visto le immagini nostrane: scudi, mazze e caschi con sotto una divisa da polizziotto contro scudi, mazze e caschi di contro-poliziootti. Poi c'erano vigili comunali in uniforme col gonfalone della loro città. Addirittura un giovane di alba dorata che urlava" Ankara, Atene, mo' Roma viene" che resuscitava i mazzieri di Caradonna quando in Turchia c'era la giunta militare e ad Atene il golpe dei colonnelli.
RispondiEliminaChiarissimo. Il disagio che genera la voglia di protestare si esprime come può e sa. Quando si sono spenti i cervelli ed indottrinato il popolo a pensare con la pancia, quando si infiammano gli italioti alla rivincita contro i soprusi tagliandoseli.. i rappresentanti a legiferare senza minimamente preoccuparsi di come si possa salvare la rappresentatività, di cui nessuno pare ipotizzare la necessità democratica; quando si cambiano le regole elettorali ad elezioni in corso sulla base dei sondaggi del momento, allora tutto è possibile. E' il trionfo di quella libertà che taluni chiamavano anarchia: ciascuno si esprime nei suoi modi, coi suoi fini e le sue esigenze; fa folclore e tutti sono gratificati dal loro realizzarsi. Intanto chi detiene il potere agisce e, senza controllo e senza che nessuno nemmeno lo noti, realizza modifiche pesanti ( per gli schiavi)che restano.Intanto è un fervore, tutte le pance pensano come motori a pieno regime, i borborigmi diventano tumultuosi e ci si ritrova, globalmente omologati, nel tripudio di una sinfonia...di peti.
Raspy, che fai? Ironizzi?
RispondiEliminaContro certe cose siamo tutti uniti.. intendo noi gente comune naturalmente.
RispondiEliminaCaio bel gattone...felice di conoscerti grazie a Maude
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